Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso. (Luis Sepulveda)

lunedì 24 ottobre 2011

17/04/2011: Bedulita, Costa Imagna e Fuipiano (Valle Imagna - Bergamo) - (89 km – 1560 metri di dislivello, in bici da corsa)




Lascio la mia piccola Opel nel parcheggio del cimitero di Seriate. L’appuntamento è per le 7,15. Arrivo con qualche minuto di anticipo, scarico la bici, monto la ruota anteriore, sistemo le borracce e il Garmin, indosso il casco e sono pronta proprio nel momento in cui Antonio fa la sua bella comparsa: perfetto sincronismo. Alé, si parte per la Valle Imagna! Sono mesi che non pedaliamo insieme e le cose da raccontarsi non mancano. Ci dirigiamo spediti verso il rondò delle valli, procedendo, poi, per Almè. Seguiamo, quindi, le indicazioni per Almenno San Salvatore, superiamo il ponte sul Brembo ed eccoci nella Valle Imagna. Proseguiamo sulla strada provinciale verso S. Omobono Terme e, qualche chilometro prima del paese, svoltiamo a sinistra per Bedulita. Inizia qui una delle salite, a mio avviso, più tranquille e poco frequentate delle valli bergamasche, che, in circa 10 km, conduce a Costa Imagna. La strada sale con una pendenza regolare, mai superiore all’8 - 9% e attraversa prati e boschi. Non ci sono macchine o moto a disturbare la pace di questi luoghi e il panorama, una volta scollinati, è davvero splendido. Indossiamo il kway e scendiamo lungo la Valsecca fino a S. Omobono Terme. All’inizio del paese, giriamo a sinistra per Rota Imagna e Brumano. Da qui a Fuipiano sono altri 10 km di salita, un po’ più impegnativa della precedente, ma la strada è altrettanto tranquilla e panoramica;  negli ultimi due chilometri si restringe e si inerpica su per la montagna con pendenze a doppia cifra, in alcuni tratti sfiorando il 15%. Una volta scollinati, continuiamo in falsopiano per alcuni chilometri fino al borgo di Fuipiano, da dove si gode una bella vista sul Monte Resegone e la valle sottostante. Scendendo, prima, a Locatello e, poi, a S. Omobono Terme, completiamo un anello ideale per chi, come me, ama la tranquillità, le lunghe salite regolari e la natura, che da queste parti, per fortuna, è ancora intatta.










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