Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso. (Luis Sepulveda)

martedì 18 ottobre 2016

VAL DI SOLE - VAL DI PEIO in camper e bici (Trentino Alto Adige, settembre 2016)


(70 km – 765 metri di dislivello+ per andata e ritorno in mountain bike) 


La pista ciclopedonale della Val di Sole inizia a Mostizzolo - prima del ponte che attraversa una profonda forra - e termina a Cogolo di Peio; costeggia il torrente Noce per tutta la sua lunghezza, eccetto un breve tratto presso Ossana, dove segue il Vermigliana. E' lunga circa 35 km (70 km A/R) ed ha un dislivello in salita di 680 metri, ai quali vanno sommati, eventualmente, altri 80-90 metri se il ritorno avviene sempre in bici. Dato che non c'è un parcheggio per il camper in quella zona, decidiamo di fermarci a Dimaro e lasciare il mezzo nell'ampio piazzale della stazione ferroviaria Dimaro/Presson - GPS: N46.329026, E10.872333 - (l'area camper è chiusa con lucchetto e sembra abbandonata da tempo). 
Val di Peio
Ci sono frequenti trenini (Dolomiti Express da Trento a Madonna di Campiglio: per prenotazioni tel. +39 0461 821000) e bus con trasporto bici, che collegano i vari paesi della valle (i bicibus sono in servizio da metà giugno a metà settembre e arrivano anche a Madonna di Campiglio, Carisolo, Tione, Storo, Torbole, Comano Terme e Trento o Fai della Paganella. Sono 7 linee diverse). Perciò, si può raggiungere la pista ciclopedonale da qualsiasi località e, all'uscita da ogni stazione ferroviaria, si trovano subito le indicazioni da seguire. Da Dimaro, dunque, con le nostre mountain bikes, risaliamo verso l'alta valle per 13 km, circondati dalle pareti del Gruppo di Brenta e dalle cime della Presanella e dell'Ortles-Cevedale. Tra un saliscendi e l'altro, passando da una sponda all'altra del Noce grazie a piccoli ponticelli, raggiungiamo il castello di San Michele di Ossana e, poi, Fucine. Qui finisce il tratto di ciclopedonale della Val di Sole e, per continuare su quella della Val di Peio, dobbiamo necessariamente attraversare la SS42 del Tonale e deviare verso nord. La stradina, sempre ben asfaltata, sale dolcemente, per 6,5 km, lungo un'ampia e verde valle, prima, sul lato sinistro del torrente e, poi, su quello destro (la pendenza si accentua nei pressi di una galleria, che la pista sovrappassa). Le ultime due ripide discese, invece, presenteranno un conto salato al ritorno, ahimè. 
Val di Sole
A Cogolo, la pista termina proprio all'incrocio con la trafficata SP 87, che conduce, in 7 km, ai 1397 metri di quota di Peio Fonti. Quindi, torniamo velocemente a Dimaro e scendiamo verso Mostizzolo, dove arriviamo dopo 15,5 km, superando altri saliscendi, alcuni anche abbastanza impegnativi. A questo punto non ci resta che girare le bici e percorrere a ritroso la strada fino a Dimaro. Il tratto Dimaro-Mostizzolo è migliore, secondo me, rispetto a quello Dimaro-Fucine: costeggia, infatti, quasi ininterrottamente il torrente Noce, si insinua tra i filari ordinati dei meleti, serpeggia in verdi distese prative, penetra un ombroso bosco di abeti bianchi e rossi, beneficia della vista di Castel Caldes e della Rocca di Samoclevo, che si affacciano sulla valle dai ripidi pendii della montagna. Nell'insieme, comunque, è un itinerario piacevole e tranquillo da pedalare, ma anche per camminare o correre. Alla fine, puoi sempre prendere il treno o il bus, quando non ce la fai più.












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